
Solo chi ha avuto la sfortuna di non partecipare all’ultima edizione dell’Italian Challenge non avvertirà l’acquolina in bocca al solo nome di Sanza. Questa popolosa cittadina campana si trova proprio al confine orientale del Cilento e vanta nel suo territorio il monte Cervati che, con i suoi 1.898 metri, è il più alto della Campania. Il che, significa boschi, allevamenti, pastorizia e ogni altro regalo di una natura generosa che non qui fa mancare il pregiato tartufo nero.
Sanza, d’altra parte, ha storicamente un rapporto strettissimo con la cucina: la sua posizione ne faceva un passaggio obbligato dell’antichissima via del sale che le carovane percorrevano lungo il cammino fra la costa e la parte meridionale del Vallo di Diano. Per comprendere la straordinarietà del territorio di Sanza non bisogna fermarsi alla superficie: tutto il paesaggio, infatti, è modellato dal carsismo e da torrenti sotterranei perennemente in piena. Gli esempi più eclatanti sono gli inghiottitoi del Festolaro e del Vallevona. Quest’ultimo si trova sul monte Cervati ed accessibile da un tunnel artificiale scavato nella montagna e presenta un micro-clima particolare, in cui vivono piante e animali che non dovrebbero trovarsi a quelle altitudini. La presenza di pareti a strapiombo e cascate conferiscono al luogo particolare bellezza.
Non lontano, nasce il fiume Bussento, l’unico fiume carsico che scorre interamente in territorio italiano e che sfocia nel Golfo di Policastro.