
Ci hanno provato in molti, da queste parti, a porsi al centro dell’Italia, ma Antrodoco ( il cui nome significa in ‘mezzo ai monti’) è l’unico paese ad aver piazzato un obelisco accanto a una chiesa per sancire che quel punto e quello solo è il centro geografico della nostra penisola.
Martoriata nel corso dei secoli da guerre e terremoti, Antrodoco oggi conserva diversi edifici religiosi di rilievo come la millenaria chiesa di Santa Maria extra moenia (fuori le mura) e la Collegiata di Santa Maria Assunta, nel cuore del paese.
In un colle vicino si può visitare il magnifico borgo di Rocca di Fondi, caratterizzato da stretti vicoli e scalinate che risalgono fra le case in pietra.
A nord-est del paese si innalza invece il Monte Giano (1820 metri). Da diversi chilometri di distanza si può notare sul monte la scritta “DVX” , composta da 20mila alberi di pino piantati dalla scuola allievi Guardie Forestali di Cittaducale nel 1939, con il contributo in braccia di numerosi giovani del posto, come omaggio a Benito Mussolini. La scritta, nelle giornate di scarsa foschia, è visibile anche da Roma. Anche qui, molte delle manifestazioni annuali propongono i tesori del territorio: dagli stracci antrodocani (crespelle ripiene di sugo di carne al pomodoro) ai ciambelletti della sposa, ai marroni offerti dai boschi secolari della zona. Tutta la zona è un vero paradiso del motociclista, sia su strada che off road come testimoniano i diversi passaggi del Transitalia Marathon.