
Formano un solo comune i due piccoli e graziosi borghi sviluppatisi lungo la via Flaminia, alla quale è legata una parte importante della loro storia. Da alcuni documenti è stato possibile attestare la presenza di un punto di ristoro per cavali, in prossimità di un valico piuttosto accessibile ed un tempio sacro. Per ciò riguarda l’aspetto naturalistico, Scheggia e Pascelupo occupano la gran parte del territorio del selvaggio e impervio parco del monte Cucco, una meta classica del Transitalia Marathon.
Il ripido versante del fosso di Rio Freddo, nei pressi di Pascelupo, offre incredibili scorci naturali.
Il centro del paese di Scheggia è costituito da un nucleo centrale racchiuso da mura e da una zona esterna chiamata ‘il borgo’.
Pascelupo vanta un gioiello di grande bellezza: l’Eremo di San Girolamo ed il suo paesaggio circostante: nel cuore del massiccio del Monte Cucco, questa struttura sorge dietro il Monte Le Gronde, a più di 600 metri di altitudine. Il complesso è arroccato ai piedi di una parete calcarea di oltre cento metri ed è composto da celle medievali inserite nella roccia e circondate da boschi di faggio e castagno.
Fortemente danneggiato nel corso della Seconda guerra mondiale è stato riaperto nel 1992 dopo restauri durati più di dieci anni.