Tappa 1 | waypoint 14: Cascia (PG)

Cascia è a tutti gli effetti una città di montagna: estati fresche e inverni rigidi caratterizzano la zona più verde e montuosa dell’Umbria.
Cascia è conosciuta in tutto il mondo cristiano per il grande santuario dedicato a Santa Rita, meta di pellegrinaggi che hanno reso questa piccola cittadina un centro dalla sorprendente ricettività alberghiera, il che probabilmente è legato anche alla rinomata ricchezza della sua cucina.

Cascia conobbe il suo massimo fulgore nel Medioevo. Santa Rita, beatificata nel 1900, visse tra il 1381 e il 1457. Per chi, come noi, ama la natura e gli spazi aperti, una meta imperdibile è a foresta di Tazzo, una delle attrazioni della Valnerina: poco meno di un ettaro di querce secolari con scorci di grande suggestione.

Cascia fu ferita gravemente dal terremoto dell’agosto 2016 che provocò decine di vittime e cancellò interi centri abitati fra Marche e Umbria. All’indomani dalle scosse, il centro storico appariva deserto, diventato tutto zona rossa, evacuati anche i più recenti palazzi costruiti nella zona bassa della città, tutti in cemento armato.
Nel grande parcheggio destinato ai pullman dei visitatori della basilica erano state installate le tende della Protezione civile. Oggi Cascia è tornata a rivivere, i turisti affluiscono da ogni parte del mondo e anche la basilica di Santa Rita ha recentemente riaperto i battenti.

 

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