Conclusa con grande successo la sesta edizione del Transitalia Challenge

Conclusa con grande successo la sesta edizione del Transitalia Challenge

Quattro tappe per un totale di oltre 1200 km hanno rappresentato il lungo viaggio del Transitalia Challenge attraverso l’intero crinale appenninico dal mare Adriatico al mare Tirreno.

Transitalia Challenge 2023 è partito da Rimini ai piedi dell’imponente castello Malatestiano con una formula di viaggio unica nel segmento del moto turismo italiano; un mix di strade secondarie, antiche e diroccate vie di comunicazione e segmenti di fuoristrada scorrevole ma altamente panoramico. 

La grande sfida è stata percorrere ogni tappa di oltre 350 km guidando su percorsi molto accidentati sebbene asfaltati ma con la meraviglia di inoltrarsi in territori italiani poco, e a tratti, mai toccati dal turismo.

Il Travel Quiz Book, compagno di viaggio di ogni partecipante, ha reso la scoperta del territorio ancora più profonda; per concorrere alla classifica dell Transitalia Challenge, infatti, ogni motociclista ha dovuto rispondere ad una serie di domande di cultura e folklore locale e si è confrontato con chi vive il territorio per chiedere le informazioni richieste dall’organizzazione, andando addirittura a bussare porta al Sindaco di qualche piccolo Comune pur di rispondere correttamente alle domande.

Questo meccanismo ha aiutato gli intrepidi partecipanti a gustarsi momenti di riposo nelle lunghe e impegnative giornate del Transitalia Challenge che, seppur un viaggio non agonistico, comporta una resistenza e capacità di guida notevoli.

Lo pneumatico PIRELLI 𝗦𝗧𝗥 si conferma il migliore per affrontare un viaggio avventura su asfalto misto off scorrevole, con ben 370 km percorsi, in condizioni meteorologiche anche difficili.
Basti pensare che oggi, 2° tappa del Transitalia Challenge, abbiamo attraversato in un solo giorno il Lazio, l’intero Abruzzo e approdato nell’appennino del Molise, a circa 2.000 metri.
Pirelli STR si è dimostrato non uno pneumatico qualunque.

L’arrivo a Maratea, ai piedi del Cristo Redentore, è stato come sempre di una emozione indescrivibile; aver portato a termine un viaggio così lungo, compolesso e variegato, ha riempito il cuore dei partecipanti e dell’organizzazione di grande orgoglio.