Benelli TRK 502 semplicemente emozionanti all’Italian Challenge

Stefano Urbinati e Fabrizio Romanelli, due motociclisti dalla lunghissima esperienza, un evento lunghissimo, quattro tappe per un totale di quasi 1500 chilometri attraverso qualsiasi tipo di terreno con l’obiettivo di attraversare ben 9 Regioni dall’alto Adriatico al Mar Ionio e le due Benelli TRK 502 pronte a tutto, capaci instancabilmente di superare pietraie, strade di asfalto che si inerpicano sulle montagne più alte, pioggia, guadi e piste in quota con paesaggi da brivido.

Tutti i partecipanti alla prima edizione dell’Italian Challenge, un numero chiuso di 30 motociclisti con tanta esperienza nei lunghi viaggi, hanno vissuto l’emozione del vero viaggio, quello veramente lungo, il viaggio in cui attraversi qualsiasi tipo di terreno e dove a tratti sembra di toccare il cielo con un dito dal brivido della bellezza dei paesaggi.

Le nuove prodotte di casa Benelli si sono comportate benissimo entusiasmando alla guida i due tester, facili da guidare, maneggevoli e dotate di una autonomia veramente importante grazie ai consumi estremamente ridotti.

Bellissime alle partenze, emozionanti all’arrivo di ogni tappa, sempre in coppia, Stefano e Fabrizio sempre sorridenti e divertiti sebbene stanchi dai tantissimi chilometri percorsi.

Alla partenza a Riccione solo qualche aggiustaggio alla posizione del manubrio per sentirsi più confezionate addosso le moto perchè le Benelli TRK 502 sono moto finite, pronte all’uso e veramente facili da guidare.

Dotate di un motore dolcissimo e rotondo, le due bicilindriche non sono stancanti nemmeno dove la strada è estremamente sconnessa e sdrucciolevole, nemmeno dove l’asfalto è battuto dalla pioggia tra alte mura di neve rimaste a giacere agli angoli della strada come all’arrivo a Campo Imperatore.

E poi giù inesorabilmente verso il Molise, su montagne altissime in sterrati in quota da brivido dove solo il vento domina e accompagna il passaggio delle moto, giganti pale eoliche sulle montagne del cielo e antiche rovine nel nulla, in antichissimi paesi forse da dove tutto sembra cominciato.


Sfiorando con le mani la gente incredule del passaggio al ciglio della strada siamo arrivati a Matera, in un rosso tramonto che parcheggia tutti gli arrivati tra la storia, Stefano e Fabrizio invece sugli eleganti tappeti verdi marchiati Benelli sempre al centro dell’attenzione perchè tutti i presenti erano emozionati all’arrivo della coppia sempre sorridente.

Il quarto giorno il più corto di quasi 300 chilometri tra i calanchi lucani, in paesaggi lunari sulla terra, il manto stradale che oramai abbandonato scopre paesi fantasma disabitati e poi il mare, quello lontano dove l’Italia finisce.

L’arrivo è stato emozionante con la delegazione F.M.I. Basilicata ad aspettare l’arrivo di tutti e delle Benelli quasi stanche ma divertite e soddisfatte.

Le ruote sui tappetini verdi logati per l’ultima volta sotto il grandioso gonfiabile di arrivo, forse le più fotografate perchè belle e libere di avere viaggiato tanto aspettando vincenti l’arrivo di tutti.

Poi una grande festa dove si respira ancora quel vento di libertà che respira dentro la vita ogni uno, i sorrisi commossi e pieni di energia perchè tutto possa ricominciare quanto prima.

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